0.EDITORIALE | 31 giorni per promuovere un futuro migliore per le città

Come abbiamo ribadito in più occasioni, l’urbanizzazione presenta oggi alcune delle opportunità e delle sfide più significative nel mondo. Le città sono centri di crescita e sviluppo innovativo ma anche fonti di rilevantissime sfide sul piano demografico, ambientale, economico esociale. Per questa ragione è nato Health City Institute, nel 2016, come risposta a istanze e questioni sempre più urgenti e pressanti legate a tale fenomeno.

L’Agenda delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile e l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (OSS) 11 – “rendere le città inclusive, sicure, resilienti e sostenibili” – identifica l’urbanizzazione sostenibile come una delle priorità chiave per lo sviluppo globale. L’adozione della nuova Agenda Urbana da parte delle Nazioni Unite nel 2016 ha visto i governi nazionali e locali di tutto il mondo intraprendere un percorso trasformativo per rendere l’OSS 11 una realtà.

Anche l’Unione Europea si è dotata dello strumento dell’Agenda Urbana, il quale riunisce la Commissione, i ministeri nazionali, le amministrazioni locali e le altre parti interessate per promuovere una migliore legislazione, un accesso più agevole ai finanziamenti e una più ampia condivisione delle conoscenze (dati, studi, buone pratiche)sulle questioni pertinenti per le città. I temi urbani sono stati esposti nel Patto di Amsterdam, ratificato dai ministri delle politiche urbane dei paesi membri dell’UE nel maggio 2016, e sono: qualità dell’aria; economia circolare; adattamento ai cambiamenti climatici; transizione digitale; transizione energetica; edilizia; inclusione dei migranti e dei rifugiati; appalti pubblici innovativi e responsabili; posti di lavoro e competenze nell’economia locale; uso sostenibile del territorio e soluzioni fondate sulla natura; mobilità urbana; povertà urbana. 

Coinvolgendo tutte le parti interessate, le città hanno la capacità di sfruttare il cambiamento trasformazionale e migliorare la qualità di vita dei loro abitanti. Tuttavia, in molti contesti, le città non hanno la capacità di attuare questo cambiamento. Garantirla diventa, quindi, oggi, un’urgente questione globale. 

A questo scopo è nato da UN Habitat “Urban October”, un’iniziativa sviluppata per aumentare la consapevolezza, promuovere la partecipazione, generare conoscenza e coinvolgere la comunità internazionale nella creazione di un futuro urbano migliore. Lo “Urban October” inizia con la Giornata Mondiale dell’Habitat e termina, il 31 ottobre, con le celebrazioni per il “World Cities Day”. Un mese di attività, eventi e discussioni sulla sostenibilità urbana; un’opportunità per le persone di tutto il mondo di unirsi alla conversazione intorno alle sfide e alle opportunità create dal ritmo veloce del cambiamento che interessa le nostre città e i nostri territori.La Giornata Mondiale dell’Habitat è stata celebrata per la prima volta nel 1986, a Nairobi, in Kenya, con il tema “Shelter is my right”; nel 2022, la Giornata Mondiale dell’Habitat, avrà come tema “Mind the Gap. Leave No One and Place Behind”, per focalizzare la discussione sul tema delle crescenti disuguaglianze e della povertà che riguardano gli ambienti urbani, esacerbate dalla cosiddetta crisi delle tre “C”: COVID-19, clima, conflitto. 

Le città e le amministrazioni locali svolgono un ruolo di primo pianoanche nella risposta alle crisi e alle emergenze, attraverso la pianificazione di un ambiente inclusivo, resiliente e verde. Per preparare i territori a far fronte alle future catastrofi, dobbiamo iniziare dalle città: “Act local to go global” è infatti il claim scelto per il “World Cities Day” di quest’anno, che punterà il proprio osservatorio a Shanghai. 

Health City Institute continuerà ad affiancare le città partner della rete C14+ nello studio e nel monitoraggio dei determinanti di salute e a coordinare azioni concrete per città più sostenibili e vivibili.