CITIES CHANGING DIABETES

Napoli aderisce al progetto mondiale Cities Changing Diabetes In Campania c'è il tasso di mortalità per diabete più alto d’Italia, e il dato più alto dato di obesità pediatrica. Per evidenziare il rapporto tra urbanizzazione e diabete e prevenire la malattia, la città di Napoli partecipa alla sfida di Cities Changing Diabetes®, in partnership tra University College London (UCL) e il danese Steno Diabetes Center, con il contributo di Novo Nordisk.

Il 31 Marzo 2022 presso la Sala Giunta del Comune a Palazzo San Giacomo, Napoli ha ufficialmente aderito al programma Cities Changing Diabetes tra i cui partner nazionali ci sono l’Health City Institute, l’ANCI ed ISTAT.

L’annuncio è stato dato nel corso della conferenza stampa organizzata in collaborazione con il Comune di Napoli e la Regione Campania. Al progetto, oltre alle Amministrazioni comunale e regionale, hanno aderito le Università di Napoli, le componenti accademiche, sociali e scientifiche della città.

Nella Città metropolitana di Napoli risiedono oltre 200 mila persone con diabete, pari al 6,7 per cento della popolazione, percentuale superiore della media nazionale del 5,8 per cento; in Campania il tasso di mortalità per diabete più alto d’Italia, 5,3 decessi per 10.000 abitanti; 4,9 per 10.000 a Napoli.

Pertanto parlare di Urban Health e diabete urbano in questa metropoli oggi è fondamentale e prioritario: si tratta di una sfida globale, per la quale tutte le  grandi città sono chiamate a diventare centri di innovazione nella gestione e nella risposta ai fenomeni epidemiologici in atto. Una strategia efficace richiede un approccio multidisciplinare e trasversale, in cui i saperi, a partire da quello medico e scientifico, possano supportare le scelte di salute pubblica da parte di decisori politici così come dei cittadini stessi. La città metropolitana di Napoli sta sperimentando questa alleanza che senza dubbio potrà rappresentare un modello per tutto il territorio regionale e questo è stato sottolineato da tutte le personalità intervenute.

Si sono susseguiti ai microfoni il prof Andrea Lenzi, Presidente Health City Institute e del Comitato Nazionale Biosicurezza, Biotecnologie e Scienze della Vita – Presidenza Consiglio dei ministri; il dr Pietro Buono, Dirigente Struttura Supporto Tecnico Operativo Direzione Generale Salute, Regione Campania; la prof.ssa Annamaria Colao e la prof.ssa Katherine Esposito rispettivamente Presidente del Comitato Esecutivo e Presidente del Comitato Scientifico ed Alessandro Mantineo Head of EA Novo Nordisk.

Forte adesione anche da parte delle componenti del terzo settore Fabiana Anastasio, Coordinatrice Regionale Associazioni pazienti diabetici, Francesca Migliaccio, Amici Obesi e Lorenzo Latella, Cittadinanzattiva, ma particolarmente incisivo è stato l’intervento del Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che ha aderito con convinzione come amministrazione comunale al programma dichiarando di essere consapevole che serva una risposta collettiva all’allarmante incremento del diabete negli ambienti urbani. Gli enti locali da questo punto di vista devono adoperarsi in maniera concreta e bisognerà lavorare per rendere questa grande città più vivibile e sostenibile, poiché la salute è un bene comune e gli ultimi due anni lo hanno dimostrato. Non bisogna pertanto far calare l’attenzione su patologie delicate come il diabete e Napoli sarà in prima linea per la tutela della salute.