CITIES CHANGING DIABETES UPDATES
IN ASSEMBLEA ANCI A GENOVA IL SIMPOSIO COLLATERALE “GUIDARE IL CAMBIAMENTO: AMBIENTE, SALUTE E CITTÀ”
Da diversi anni studiosi, centri di ricerca e università sottolineano che l’ambiente influenza in modo determinate le condizioni di salute e il benessere della popolazione e, oggi, la correlazione ambiente- salute è un tema di sanità pubblica al centro del dibattito nazione e internazionale.
Il Simposio collaterale “Guidare il cambiamento: ambiente, salute e citta”, organizzato da Novo Nordisk, in collaborazione con dell’Intergruppo Parlamentare Qualità di Vita nelle Città e l’Health City Institute, il 25 Ottobre in occasione dell’Assemblea dell’ANCI a Genova, ha affrontato il legame ambiente e salute, sotto i diversi punti di vista, per la promozione di un approccio sinergico, intersettoriale che coinvolga stakeholder pubblici, privati, esperti e l’intera società per la concreta promozione di politiche e azioni volte a migliorare le condizioni della salute della popolazione.
Il simposio è stato introdotto da Francesca Coiana, Head Public Affairs di Novo Nordisk, puntando sulle sinergie da affrontare tra pubblico e privato per costruire città e un ambiente migliore da consegnare alle generazioni future.
«Urban Health e One Health corrono sullo stesso binario, perché il benessere dei cittadini è incentrato su un approccio olistico che vede salute umana, animale e ambientale strettamente correlate fra loro» ha dichiarato nel suo intervento la Senatrice Daniela Sbrollini, Vice Presidente della 10a Commissione permanente del Senato e Presidente dell’Intergruppo Parlamentare Qualità di Vita nelle Città «La parola chiave è “prevenzione”: che significa educazione a corretti stili di vita, attività fisica, conoscenza dei fattori di rischio per la salute, fra cui anche l’inquinamento atmosferico e acustico delle città e la loro “fisicità”, ovvero la disponibilità o meno di spazi verdi accessibili, trasposto urbano, servizi educativi e sanitari. La pianificazione urbana può rappresentare, quindi, una forma di “prevenzione primaria” che, attraverso politiche intersettoriali e con il coinvolgimento delle comunità interessate, diventa strategica nel processo di promozione della salute a tutti i livelli».
«Dalla prima stesura del Manifesto della Salute nelle città, che ha tracciato la strada sull’Urban Health nel nostro Paese, nel 2017 ad oggi sono cambiate molte cose a livello urbano e di popolazione, inoltre, la pandemia di COVID-19 e altre crisi, in particolare quelle climatiche e ambientali, hanno messo a fuoco le enormi sfide che dobbiamo affrontare, evidenziato come sia una priorità globale e italiana agire subito assieme e concretamente», dichiara Mario Occhiuto, Senatore, Presidente dell’Intergruppo Parlamentare Qualità di Vita nelle Città, Segretario VII Commissione del Senato. «In particolare, è necessario promuovere il nuovo concetto di salute come condizione che comprende aspetti psicologici, condizioni naturali, ambientali, climatiche e abitative, la vita lavorativa, economica, sociale e culturale. Dunque, sviluppare un contesto urbano che sia salutogenico e non patogeno risulta ormai non trascurabile».
Andrea Lenzi, Presidente dell’Health City Institute e Presidente del CNBBSV della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella sua introduzione ha sottolineato come partendo dalla consapevolezza che la tutela della salute, alla luce delle attuali tendenze demografiche, assume sempre più una valenza interdisciplinare che si interseca fortemente con i problemi delle città, al territorio e all’ambiente. Si inserisce in questo contesto anche la crescente attenzione per il rapporto tra ambiente urbano e salute, con le città chiamate a diventare centri di innovazione nella gestione e nella risposta ai fenomeni epidemiologici in atto, soprattutto con riferimento alle malattie croniche non trasmissibili, quali diabete e obesità. L’impegno di HCI e l’esempio dell’avanzato network italiano nel diffondere la consapevolezza riguardo le sfide per la salute associate all’urbanizzazione e nel fornire dati e analisi che consentono di affrontare le stesse attraverso una corretta pianificazione intersettoriale.
Carla Collicelli, senior expert ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo italiano) per le Relazioni istituzionali ha sottolineato come alla luce delle tematiche introdotte precedentemente dal prof. Lenzi,, l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile considera il rapporto tra ambiente e salute come un tema trasversale e importante per tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile e fornisce un aggiornamento sullo stato di attuazione dell’Agenda 2030 (e sull’impegno italiano) verso il raggiungimento degli obiettivi, con particolare riferimento al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale e in tal senso sul ruolo del private sector e sull’importanza delle sinergie e dell’intersettorialità nel pianificare e portare avanti policy in tutti i settori.
Significativi gli interventi degli altri partecipanti al simposio collaterale con Tiziana Frittelli, Presidente Federsanità, Luigi Carlo Bottaro, Presidente Federsanità ANCI Liguria e DG ASL 3 Genova e Annalisa D’Amato, Responsabile Area Welfare, Politiche sociali, Salute ANCI, hanno sottolineato come la salute sia al centro delle sinergie tra Comuni e Aziende sanitarie.
Luciano Grasso, Health City Manager Città di Genova, Massimo Nicolò, Senior consultant Sindaco di Genova ed Enrico Torre, Direttore SC Diabetologia e Malattie Metaboliche – ASL 3 Regione Liguria hanno presentato l’esperienza di Genova sul tema, soprattutto nell’ambito delle malattie croniche non trasmissibili, dell’assistenza territoriale, della promozione degli screening e del ruolo che in una città può svolgere l’Health City Manager.
Significativi gli interventi di Riccardo Candido, Presidente eletto Federazione Società Italiane di Diabetologia FeSDI e Diego Ferone, Presidente eletto della Società Italiana di Endocrinologia, che hanno posto l’accento del ruolo che in questo conteso possono avere le Società Scientifiche, creando le reti del fare e del sapere.
Le conclusioni sono state affidate a Ketty Vaccaro, Direttore Welfare e Salute Fondazione CENSIS, che ha sottolineato come «Oggi più della metà della popolazione mondiale vive nelle città e si prevede che tale quota salirà al 60 per cento entro il 2030. Questo ha portato le città e le aree metropolitane a contribuire per il 70 per cento alle emissioni globali di carbonio e per oltre il 60 per cento all’uso delle risorse. Oggi dobbiamo mettere in atto politiche sociali, culturali ed economiche che portino a uno sviluppo urbano consapevole che abbia la salute come obiettivo primario. Politiche come quelle definite dall’OMS quando parla di “Health City”, cioè di una città consapevole dell’importanza della salute come bene collettivo. Questa necessità è chiaramente espressa anche nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU nell’Obiettivo 11, “Rendere le città inclusive, sicure, resilienti”.
Cities Changing Diabetes insieme ai partner per discutere la riduzione del divario negli investimenti sanitari
All’inizio di ottobre, leader provenienti da tutto lo spettro del partenariato CCD, tra cui rappresentanti della società civile, delle imprese, delle fondazioni filantropiche e del settore sanitario, si sono riuniti a Copenaghen per il Global Impact Investment Network Impact Forum. Il forum ha esplorato i percorsi per investire con successo e con impatto su temi quali il clima, l’utilizzo sostenibile del territorio e degli oceani, la salute. Cities Changing Diabetes ha ospitato una tavola rotonda sulla creazione di un ambiente favorevole agli investimenti nella prevenzione e nella cura delle malattie non trasmissibili.
I meccanismi di finanziamento innovativi, con finanziamenti basati sui risultati, rappresentano un percorso per attrarre ulteriori investimenti in questo ambito e prt impiegare le attuali risorse investite in modo più efficiente. Un interessante articolo, a firma di Jeffrey Cyr, CEO della Raven Indigenous Impact Foundation (RIIF), approfondisce le modalità di espansione degli investimenti a impatto nel settore sanitario. Per sapere di più sui contenuti del forum e sui partecipanti clicca qui.
Tingbjerg Changing Diabetes impressiona la giuria e vince il premio per lo Steno Diabetes Center Copenhagen
Lo Steno Diabetes Center Copenhagen, partner fondatore di Cities Changing Diabetes, ha recentemente vinto l’Action Award dell’Associazione danese del diabete per il suo intervento integrato sul diabete (IDIT) nel distretto di Tingbjerg.
Paul Bloch, ricercatore senior e project manager, ha ricevuto il premio a nome dello Steno Diabetes Center Copenhagen: “Abbiamo scelto di lavorare a Tingbjerg perché era una questione davvero difficile da risolvere per quanto riguarda la promozione della salute di alcuni cittadini molto vulnerabili. E ora, la noce sta davvero per rompersi. È fantastico”, afferma Paul, riferendosi all’ultimo dati sull’incidenza del diabete a Tingbjerg.
La giuria ha selezionato il programma per il premio perché ha riunito interventi di prevenzione efficaci e corsi di trattamento in un piano sanitario coerente per i cittadini vulnerabili e lo ha supportato con una forte rete per il diabete con un sistema di supporto professionale.
Cities Changing Diabetes Cina fa luce sulla consapevolezza locale del diabete in uno studio peer-reviewed
La ricerca-azione basata sull’evidenza é fondamentale per il DNA del diabete nelle città: un nuovo studio sarà pubblicato sul Chinese Journal of Health Management. Questo studio è stato condotto dai partner locali di Cities Changing Diabetes e mira a esplorare il livello di conoscenza specifica del diabete tra le persone sottoposte a esami sanitari. I risultati principali hanno rivelato che solo il 36% dei partecipanti possiede un elevato livello di conoscenza sul diabete, con una conoscenza e una comprensione inferiori tra le persone con livelli di istruzione inferiori. Lo studio, che ha coinvolto più di 9.300 partecipanti, ha inoltre indicato che gli uomini hanno una conoscenza inferiore del diabete rispetto alle donne. È interessante notare che i livelli più elevati di conoscenza sul diabete tendono a correlarsi con livelli più elevati di fiducia negli operatori sanitari. Al contrario, i gruppi con scarsa conoscenza si affidano maggiormente a Internet e ai social media per ottenere informazioni sul diabete. Il rapporto suggerisce che gli operatori sanitari che lavorano con persone con scarse conoscenze potrebbero trarre beneficio da un breve strumento video per aumentare le conoscenze sul diabete.
Promuovere il cambiamento per città sane a Bayreuth, Germania
CCD Germania continua a trovare nuovi modi per raggiungere le comunità dando vita a un nuovo progetto sanitario cittadino a Bayreuth, una piccola città bavarese in Germania. All’inizio di quest’anno, il sindaco di Bayreuth Thomas Ebersberger e l’amministratore distrettuale, Florian Wiedemann, hanno firmato la Dichiarazione sul diabete urbano e hanno sostenuto la campagna “Driving Change for Healthy Cities”, anche in occasione di un evento dedicato nella piazza principale della città che ha previsto, tra le altre, attività fisiche, tra cui Zumba, Cliffhanger e sfide di corsa, gratuite e misurazioni della glicemia e analisi basate su un’alimentazione sana. Una grande iniziativa per diffondere l’impatto del programma nelle città più piccole!