Editoriale Andrea Lenzi NW 5

Sempre di più ambiente, salute, clima e biodiversità tendono a giocare un ruolo sinergico fondamentale nel ridefinire i contorni di azioni coordinate per migliorare il contesto nel quale viviamo. Principi ispiratori dell’azione dell’Health City Institute e che oggi trova piena attuazione nei piani di azione del PNRR.

Il bando pubblicato dal Ministero della Salute per finanziare gli interventi mirati nell’ambito del programma “Salute-ambiente-biodiversità-clima” all’interno del Piano nazionale per gli investimenti complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza, mostra un nuovo modo di vedere la salute come catalizzatore ed elemento determinante delle politiche di sviluppo e sostenibilità   e che si collega al Sistema Nazionale Prevenzione Salute dai rischi ambientali e climatici (SNPS), recentemente emanato dallo stesso ministero.

Una via tracciata anche grazie all’Heath City Institute con il documento “HEALTH IN THE CITIES: KEY PRIORITIES FOR THE G20 2021”

Nel Luglio dello scorso anno a Napoli, in occasione della riunione dei ministri dell’ambiente del G20, era stato evidenziato come era urgente porre una speciale attenzione alla necessità di lavorare e creare sinergie  in grado di trovare soluzioni integrate basate sulla rispetto della natura e degli ecosistemi allo scopo di affrontare i rischi legati alla perdita di biodiversità, in gran parte dovuti all’impatto delle mutazioni climatiche che stanno influenzando molte zone del nostro Pianeta.   Appello che era stato ripreso dai colleghi ministri della salute in occasione del G20 Global Summit, in occasione del quale l’Italia, come presidente di turno, aveva promosso il concetto di un approccio One Health, ovvero una strategia che guardi a esseri umani, animali e ambiente come un unico ecosistema, per rispondere alle emergenze sanitarie di oggi e di domani.                                                                     Il Ministero della Salute e il Governo italiano coerentemente con quanto dichiarato in occasione del G20 ha varato due importanti interventi strategici in grado di definire un nuovo concetto di approccio alla salute.

 Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è l’occasione per implementare quegli interventi organizzativi e strutturali necessari per tracciare una svolta epocale, definendo interventi in grado di fornire un nuovo assetto istituzionale in ambito salute-ambiente-clima capace di rafforzare il Sistema sanitario nazionale – SSN attraverso un approccio olistico One Health.                                                    L’obiettivo dichiarato è quello di fortificare la protezione della salute dei cittadini rispetto ai rischi attualmente noti e alle sfide incombenti di natura ambientale-climatica e supportare uno sviluppo sostenibile e una crescita economica in sicurezza, soprattutto in relazione alla transizione verde e alla trasformazione digitale, tutti obiettivi prioritari all’interno delle missioni del PNRR

Una strategia che punta ad avere investimenti strutturali, 21 milioni di euro spalmati su quattordici progetti, per far fronte in maniera concreta ai rischi evidenziati in tema di salute connessa ai cambiamenti ambientali e climatici.

Un nuovo modo di vedere un nuovo assetto di prevenzione e sanità pubblica promosso e che si collegato all’Istituzione del SISTEMA NAZIONALE PREVENZIONE SALUTE DAI RISCHI AMBIENTALI E CLIMATICI (SNPS), in linea con l’approccio “ONE HEALTH” o “PLANETARY HEALTH”, dichiarato in occasione del G20 dello scorso anno.

Un nuovo modo di vedere la salute e ambiente in un contesto di intervento integrato, che con il SNPS punta a migliorare e armonizzare le politiche e le strategie messe in atto dal Servizio sanitario nazionale per la prevenzione, il controllo e la cura delle malattie acute e croniche, trasmissibili e non trasmissibili, associate a rischi ambientali e climatici.

Un via che come Health City Institute avevamo contribuito a tracciare attraverso il documento “HEALTH IN THE CITIES: KEY PRIORITIES FOR THE G20 – 2021”, realizzato proprio in occasione del Bridge Event del G20 sul tema dell’Urban Health e ripreso in molte sue parti dal documento finale del G20. Un G20, fermamente impegnato nella ricerca di risposte coordinate, eque ed efficaci, capaci di porre le basi per un futuro migliore e sostenibile, declinate secondo il trinomio “People, Planet, Prosperity”.

PEOPLE, per rimettere la persona al centro delle azioni politiche, multilaterali e nazionali. PROSPERITY, per sfruttare il potenziale della rivoluzione tecnologica e per migliorare concretamente le condizioni dei cittadini in tutti gli aspetti della loro vita.

PLANET, per avviare una transizione concreta verso economie verdi, sfruttando le energie rinnovabili e dando vita a città moderne e intelligenti.

Tutte priorità evidenziate nel documento sono strettamente correlate a nuovo concetto di salute e benessere, che deve animare le comunità e le città, secondo il quale il traguardo non risulta più meramente la sopravvivenza fisica o l’assenza di malattia bensì si amplia, comprendendo gli aspetti psicologici, le condizioni naturali, ambientali, climatiche e abitative, la vita lavorativa, economica, sociale e culturale delle persone.

“HEALTH IN THE CITIES: KEY PRIORITIES FOR THE G20 – 2021” evidenziava come il livello di salute è determinato in massima parte al di fuori il settore della cura sanitaria e in particolare all’interno delle il ruolo della comunità, dove le persone conducono la propria vita quotidiana e dove le azioni per la salute dovrebbero spingersi oltre il livello individuale per includere lo scenario di comunità dove norme sociali possano dare forma a comportamenti virtuosi anche nel campo della riduzione dei rischi ambientali.

La salute, ambiente, clima e biodiversità è una responsabilità condivisa e bisogna creare soluzioni sostenibili richiede che tutti i componenti della società siano consapevoli dell’impatto sulla salute delle loro azioni. Accordare le competenze e condividere le risorse e le reti sono prerequisiti per dare vita a soluzioni innovative, efficaci e sostenibili.