Editoriale di Andrea Lenzi
L’obesità è sempre più una emergenza globale. Il nuovo rapporto sull’obesità regionale europea dell’OMS 2022, pubblicato il 3 maggio dall’Ufficio regionale dell’OMS per l’Europa, rivela che i tassi di sovrappeso e obesità hanno raggiunto proporzioni epidemiche in tutta la regione e sono ancora in aumento, con nessuno dei 53 Stati membri della regione attualmente sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo dell’OMS di fermare l’aumento dell’obesità entro il 2025. Il ruolo delle città in questo contesto diventa cruciale. Solo attraverso sinergie fattuali e interventi che abbiano una visione prospettica si può affrontare l’impatto obesogeno che le l’urbanizzazione porta con se.
“La vita dell’uomo è inversamente proporzionale alla larghezza della cintura.” I dati parlano chiaro: la presenza di sovrappeso e obesità aumenta il rischio di avere il diabete, di essere ipertesi, di sviluppare un cancro, di soffrire di patologie osteoarticolari, oltre che di andare incontro a ipertrofia prostatica, infertilità, asma e apnea notturna. Non sorprende, pertanto, che a livello mondiale l’obesità sia responsabile ogni anno della perdita di circa 94 milioni di anni di vita aggiustati per disabilità, con un incremento di più dell’80% negli ultimi 20 anni.
Il WHO EUROPE OBESITY report Il rapporto, lanciato in un evento stampa il 3 maggio e presentato al Congresso Europeo sull’Obesità, rivela che nella Regione Europea il 59% degli adulti e quasi 1 bambino su 3 (29% dei maschi e 27% delle femmine) sono in sovrappeso o vivere con l’obesità. La prevalenza dell’obesità negli adulti nella regione europea è più alta che in qualsiasi altra regione dell’OMS ad eccezione delle Americhe. Sovrappeso e obesità sono tra le principali cause di morte e disabilità nella regione europea, con stime recenti che suggeriscono che causano più di 1,2 milioni di decessi all’anno, corrispondenti a oltre il 13% della mortalità totale nella regione.
L’obesità aumenta il rischio di molte malattie non trasmissibili, inclusi tumori, malattie cardiovascolari, diabete mellito di tipo 2 e malattie respiratorie croniche. Ad esempio, l’obesità è considerata una causa di almeno 13 diversi tipi di cancro ed è probabile che sia direttamente responsabile di almeno 200.000 nuovi casi di cancro all’anno in tutta la regione, con una cifra destinata a crescere ulteriormente nei prossimi anni. Sovrappeso e obesità sono anche il principale fattore di rischio di disabilità, causando il 7% degli anni totali vissuti con disabilità nella Regione. Le persone in sovrappeso e quelle che vivono con l’obesità sono state colpite in modo sproporzionato dalle conseguenze della pandemia di COVID-19. Ci sono stati
cambiamenti sfavorevoli nel consumo di cibo e nei modelli di attività fisica durante la pandemia che avranno effetti sulla salute della popolazione negli anni a venire e richiederanno uno sforzo significativo per invertire.
Obesità in Europa: una “epidemia” in corso
Per affrontare la crescente epidemia, il rapporto raccomanda una serie di interventi e opzioni politiche che gli Stati membri possono prendere in considerazione per prevenire e affrontare l’obesità nella regione, ponendo l’accento su una migliore ricostruzione dopo la pandemia di COVID-19.
L’obesità è una malattia, non solo un fattore di rischio
L’obesità è una malattia complessa che presenta un rischio per la salute. Le sue cause sono molto più complesse della semplice combinazione di dieta malsana e inattività fisica. Questo rapporto presenta le prove più recenti, evidenziando come la vulnerabilità a un peso corporeo malsano nei primi anni di vita può influenzare la tendenza di una persona a sviluppare l’obesità.
Anche i fattori ambientali che caratterizzano la vita nelle società altamente digitalizzate dell’Europa moderna sono fattori determinanti dell’obesità. Il rapporto esplora, ad esempio, come il marketing digitale di prodotti alimentari malsani per i bambini e la proliferazione dei giochi online sedentari contribuiscono alla crescente ondata di sovrappeso e obesità nella regione europea. Tuttavia, esamina anche come le piattaforme digitali potrebbero anche fornire opportunità per la promozione e la discussione di salute e benessere.
Misure politiche: cosa possono fare i paesi?
Affrontare l’obesità è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile ed è una priorità ripresa nel Programma di lavoro europeo 2020-2025 dell’OMS.
Il nuovo rapporto dell’OMS delinea come gli interventi politici che prendono di mira i determinanti ambientali e commerciali della cattiva alimentazione a livello di intera popolazione siano probabilmente più efficaci nell’invertire l’epidemia di obesità, affrontare le disuguaglianze alimentari e raggiungere sistemi alimentari sostenibili dal punto di vista ambientale.
L’obesità è complessa, con determinanti sfaccettati e conseguenze sulla salute, il che significa che nessun singolo intervento può fermare l’aumento della crescente epidemia.
Qualsiasi politica nazionale che miri ad affrontare i problemi del sovrappeso e dell’obesità deve avere alle spalle un impegno politico di alto livello. Dovrebbero anche essere globali, raggiungere le persone lungo tutto il corso della vita e prendere di mira le disuguaglianze. Gli sforzi per prevenire l’obesità devono considerare i determinanti più ampi della malattia e le opzioni politiche dovrebbero allontanarsi da approcci incentrati sugli individui e affrontare i fattori strutturali dell’obesità.
Il rapporto dell’OMS evidenzia alcune politiche specifiche che si dimostrano promettenti nel ridurre i livelli di obesità e sovrappeso:
- l’attuazione di interventi fiscali (come la tassazione delle bevande zuccherate o i sussidi per cibi sani);
- restrizioni alla commercializzazione di alimenti malsani per i bambini;
miglioramento dell’accesso ai servizi di gestione dell’obesità e del sovrappeso nell’assistenza sanitaria di base, nell’ambito della copertura sanitaria universale; - sforzi per migliorare la dieta e l’attività fisica nel corso della vita, compresi il preconcepimento e la cura della gravidanza, la promozione dell’allattamento al seno, gli interventi a scuola e gli interventi per creare ambienti che migliorino l’accessibilità e l’accessibilità di cibi sani e le opportunità per la salute