LO SPORT IN RICETTA MEDICA, RAGGIUNTO L’ACCORDO IN 10a COMMISSIONE DEL SENATO

Lo sport “è un farmaco”, e come tale “va inserito nella ricetta medica”. Una novità “che permetterebbe alle famiglie di usufruire delle detrazioni fiscali” attraverso il 730.

Lo sottolinea la senatrice Daniela Sbrollini (Iv), prima firmataria del ddl “Disposizioni recanti interventi finalizzati all’introduzione dell’esercizio fisico come strumento di prevenzione e terapia all’interno del Servizio sanitario nazionale

https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01368747.pdf

Il testo, sottoscritto il 31 Luglio u.s. da tutti i partiti in X Commissione (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale), si legge in una nota, ha come obiettivo quello di rendere l’esercizio fisico prescrivibile proprio come un farmaco da parte del medico di medicina generale, pediatra di libera scelta e specialisti.

Sarebbe così incentivato come strumento di prevenzione e di cura, mentre le famiglie potrebbero usufruire delle detrazioni fiscali, recuperando attraverso il 730 parte dell’investimento.

Nei Paesi industria lizzati la sedentarietà è divenuta il secondo più importante fattore di rischio per la salute, dopo il fumo di tabacco. Esiste una stretta relazione tra l’inattività fisica e le patologie cronico-degenerative, che rappresentano circa il 75 per cento delle cause di mortalità nei Paesi industrializzati.

Gli effetti positivi dell’attività fisica sulla patologia cronica non trasmissibile, da

quella cardiovascolare, al diabete, all’obesità, alla osteoporosi e ad alcune patologie neoplastiche quali il cancro del colon e della mammella, sono solidamente documentati in diversi studi internazionali.

Al riguardo appare opportuno evidenziare le « Physical Activity Guidelines AdvisoCommittee Report 2008 – U.S. Department of Health and Human Services », pubblicate nel maggio del 2008, che, rivoluzionando la letteratura internazionale in materia, riassumono le principali evidenze sull’efficacia dell’esercizio fisico nelle diverse condizioni patologiche e forniscono le indicazioni per l’uso corretto di questo nuovo strumento nella pratica clinica.

L’attività fisica appare, pertanto, un efficace strumento di prevenzione e come tale rientra nella strategia di intervento nei confronti di persone sane o affette da svariate patologie, al punto che l’esercizio fisico dovrebbe essere inserito nel normale iter terapeutico per il trattamento di diverse patologie. Tuttavia, questa tipologia di intervento appare ancora largamente sottovalutata in ambito di Servizio sanitario nazionale.

Lo scopo del presente disegno di legge è, dunque, quello di definire princìpi e criteri generali al fine di introdurre una strategia complessiva relativamente alla «prescrizione dell’attività fisica». La stessa, infatti, deve riguardare sia persone che presentano fattori di rischio, quali ad esempio ipercolesterolemia e obesità, sia persone affette da condizioni patologiche, quali, a titolo esemplificativo, cardiopatia ischemica e sindrome metabolica; entrambe queste condizioni, infatti, possono trarre sicuro giovamento da un esercizio fisico correttamente prescritto e svolto in modo controllato.