ROMA A PORTATA DI MANO: LA CITTÀ DEI 15 MINUTI” – di Federico Serra

Il 29 Aprile presso l’Università di Roma Tre è stato organizzato il convegno “Roma a portata di mano: la città dei 15 minuti”.  Una fotografia puntuale annuale per presentare la “rivoluzione della prossimità” in corso a Roma da quasi 30 mesi, all’insegna di quanto fanno i municipi, degli investimenti nei quartieri periferici e della realizzazione di servizi di prossimità mancanti nelle vicinanze dei luoghi in cui le persone vivono,

 “Roma a portata di mano: la città dei 15 minuti”, non è stato solo un convegno, che si è svolto presso l’Università degli Studi Roma Tre alla presenza del Magnifico Rettore Prof. Massimiliano Fiorucci, del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dell’Assessore al Decentramento e Città in 15 minuti Andrea Catarci, del Prof. Carlos Moreno, urbanista franco-colombiano della Sorbona ideatore del modello della città dei 15 minuti, ma anche l’occasione per presentare L’e-book “Roma a portata di mano la città dei 15 minuti” è consultabile online sul sito istituzionale di Roma Capitale e scaricabile al seguente link: https://www.comune.roma.it/web-resources/cms/documents/EBOOK.pdf

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La terza edizione dell’iniziativa ha visto al centro dei lavori le esperienze internazionali delle politiche di prossimità e sostenibilità ambientale – con i contribuiti di rappresentanti della Rete delle Città C40 e UN-HABITAT per le Nazioni Unite – e quelle nazionali, con una sessione specificamente dedicata alla città dei 15 minuti nei municipi di Roma e nelle altre città italiane.

“La visione della Città dei 15 Minuti rappresenta un grande processo democratico, un progetto sociale e culturale prima ancora che l’opportunità di una profonda trasformazione del territorio” ha commentato il Sindaco Roberto Gualtieri. “Noi non vogliamo solo migliorare e ricucire i collegamenti tra i quartieri di una città che è la più estesa d’Europa ma vogliamo avvicinare i servizi ai cittadini, realizzandone di nuovi e recuperando aree e strutture in disuso per creare biblioteche, uffici pubblici, spazi verdi, luoghi per lo studio, lo sport, la partecipazione. Stiamo rigenerando quartieri che attendevano interventi da anni per dare vita ad una città davvero policentrica ed inclusiva. Tutto questo significa – ha concluso Gualtieri – sostenibilità ambientale, progresso sociale e sostanziale miglioramento della qualità della vita”.

“L’appuntamento con “Roma a portata di mano” si è confermato anche quest’anno un momento di confronto denso e partecipato per fare il punto sullo stato dell’arte delle politiche della prossimità nella Capitale. Abbiamo voluto che la terza fosse un’edizione di sintesi, un primo bilancio a due anni e mezzo di consiliatura: per questo abbiamo chiesto a esponenti di Enti locali, accademia, ricerca, formazione, mondo produttivo, organizzazioni di rappresentanza, terzo settore, associazionismo, realtà territoriali di condividere esperienze, idee e competenze, per raccoglierle in un libro digitale che è disponibile gratuitamente e consultabile sul sito istituzionale di Roma Capitale. Un focus specifico è stato riservato ai progetti, conclusi e in itinere, portati avanti nei Municipi nell’ottica della prossimità e della città dei 15 minuti. Si tratta, su scala locale, di conquiste ancora parziali ma importanti che risaltano nel significativo effetto di rinvigorire la dimensione umana di tanti quartieri, attraverso lo sviluppo di servizi lì dove ce n’è più bisogno. Un ringraziamento sentito per la presenza e per la sua lectio va al Prof. Carlos Moreno, padre del concept della città dei 15 minuti, che ha contribuito con preziosi stimoli a questa intensa giornata di lavori” ha commentato Andrea Catarci, assessore al Decentramento e ai Servizi al Territorio per la città dei 15 minuti.

“Siamo molto contenti di ospitare a Roma Tre la terza edizione del convegno “Roma a portata di mano”, alla presenza di numerosi ospiti illustri, tra cui il prof. Moreno, ideatore del modello della città dei 15 minuti. L’iniziativa rappresenta un momento di riflessione e confronto molto importante e il fatto che si svolga presso il nostro Ateneo, testimonia ancora una volta il legame profondo di Roma Tre con la città di Roma e il suo territorio” ha dichiarato il Prof. Massimiliano Fiorucci, Rettore dell’Università degli Studi Roma Tre.

Dall’introduzione dell’ebook

Le grandi realtà metropolitane si caratterizzano sia per le profonde differenze di reddito presenti al loro interno che per le disuguaglianze socio-spaziali, cioè quelle che si misurano in termini di accessibilità a servizi come la sanità, la cultura, gli impianti sportivi, le scuole, gli asili nido, le biblioteche, i coworking, i parchi, il trasporto su rotaia. Le politiche per la prossimità puntano a contrastare tale tipologia di disuguaglianze e a ridurre la dispersione scolastica, ad agevolare l’accesso al lavoro e alla cura, a incoraggiare la pratica sportiva e la vitalità culturale contribuendo a superare le barriere economiche all’ingresso, in ultima istanza a migliorare la qualità della vita soprattutto degli ultimi, dei penultimi e dei tanti che non vivono nei segmenti cittadini dove tutte queste cose già esistono e sono avvicinabili.

Sono il tentativo di ricucire la città a partire dalla centralità delle sue periferie, da San Vittorino e Tor Bella Monaca a Cesano, da San Basilio e Quarticciolo a Bastogi, Corviale e Nuova Ostia, guardando alle contraddizioni odierne: la dialettica tra centro e periferia si è spostata verso l’esterno, tra chi sta nell’anello ferroviario e chi oltre, ancora di più tra chi è dentro e chi sta fuori il Grande Raccordo Anulare. Nel GRA vivono oggi poco più di 2 milioni di persone, fuori quasi 800.000, mentre in termini di estensione la periferia è quasi tre volte il centro, 94.000 ettari contro 34.000. Fuori dal GRA solo il 15% è laureato, a fronte del 26% di chi vive dentro. La minore istruzione ha come conseguenza un livello di disoccupazione più elevato e lavori di qualità più bassa. Nonostante in periferia la popolazione sia più giovane e le famiglie più numerose i servizi quali asili nido, scuole e sanità sono localizzati principalmente al centro e al semicentro. Sono ostacoli nell’accesso ai servizi che determinano altre disparità e a pagare il costo maggiore sono le donne e i giovani.

Ancora, il rapporto tra il quartiere più ricco e quello più povero è di 3,5 e la distanza in termini di istruzione è 8: ai Parioli, cioè, sono 3,5 volte più ricchi e 8 volte più istruiti che a Tor Cervara. E, ancora, nel Municipio Roma VI si ha un indice di mortalità del 25% più alto del Municipio Roma II, indice che aumenta fino all’80% per malattie come il diabete sui cui effetti letali incidono disponibilità economiche e abitudini alimentari connesse. Colmare questi odiosi e insopportabili divari è priorità politica di assoluto rilievo che abbiamo perseguito con una strategia articolata e ambiziosa, fatta di riflessioni teoriche, benchmark con altre esperienze italiane ed europee, investimenti economici, programmazione, progetti sperimentali, interventi locali, il tutto agito dai vari livelli, Campidoglio, municipi e reti sociali.

È la nostra idea di città dei 15 minuti, una città della prossimità, dell’inclusione, del decentramento, della partecipazione, di quella contemporaneità in cui gli strumenti digitali diventano facilitatori nel quotidiano; una città che abbatte le differenze e non c’entra nulla con la velocità di spostamento, semmai rimanda al contrario a relazioni umane, comunità, vicinanza, lentezza. Da questo punto di vista aver aperto di recente un ufficio anagrafico decentrato a Ponte di Nona nuova, in quel Municipio Roma VI con i peggiori indicatori socioeconomici di reddito, lavoro e studio, è una conquista fondamentale; come realizzare una zona a 30/kmh a Casal Monastero, nella parte più esterna del Municipio Roma IV; riqualificare e far vivere la Casa della Cultura a Villa de Sanctis, nel Municipio Roma V; dotare di un eccellente spazio culturale come “La Vaccheria” il Torrino, nel Municipio Roma IX; mettere in uso la scuola d’infanzia “Amato” attesa da 8 anni ad Acilia, nel Municipio Roma X; restituire alla collettività la scuola “Mazzacurati” a Corviale, nel Municipio Roma XI; gestire e rivitalizzare con la cittadinanza attiva il Parco della Cellulosa a Casalotti, nel Municipio Roma XIII; riconvertire in centro polivalente un padiglione del S. Maria della Pietà in quel Municipio Roma XIV con poche strutture culturali; o, ancora, allargare la presenza di biblioteche e di aule studio, restituire a uso pubblico edifici, impianti sportivi e aree verdi da troppo tempo chiuse, potenziare gli spazi ciclabili e pedonali.

È con la gigantesca sfida a disuguaglianze e contraddizioni che si misura la città dei 15 minuti, trasformazione urbana rivoluzionaria su cui il Sindaco Gualtieri e la giunta, oltre a profondere il massimo sforzo, si propongono di convincere, coinvolgere, guidare e indirizzare gli sforzi dell’intera comunità cittadina. Per dirla con un ex Sindaco molto amato come Luigi Petroselli intendiamo “accorciare le distanze” e impedire che la frantumazione sociale e geografica sconquassi in profondità la coesione comunitaria. E non possiamo riuscirci da soli! Siamo ancora agli inizi ma d’altronde non fuit in solo Roma peracta die.